25 aprile - Storia del bocolo di San Marco

A Venezia il 25 Aprile si festeggia il Patrono San Marco Evangelista ed è la ricorrenza della secolare tradizione del "bocolo"  che i veneziani offrono in regalo alle proprie amate, compagne di vita, mamme e figlie.

Storia del "Bòcolo"

Prima di San Marco, il patrono della città era il santo greco Teodoro, Tòdaro per i veneziani. Quando nell’828 arrivarono in laguna le spoglie dell’Evangelista, la Repubblica decise di assumerne l’emblema, e da allora il leone alato è sempre stato il simbolo della potenza veneziana. Nel giorno di San Marco, una tradizione veneziana molto sentita vuole che ogni uomo regali un bocciolo di rosa (il bòcolo) alla sua amata, in ricordo di un antico e leggendario amore che risalirebbe ai tempi di Carlo Magno e dei Paladini di Francia.

Viveva a Venezia Maria, della nobile famiglia dei Partecipazio. La giovane amava, ricambiata, Tancredi che però… era un cantastorie; uno spiantato, agli occhi del padre di lei. Messer Orso Partecipazio, infatti, proibì ai due di vedersi. Fu così che Maria ebbe l’idea di fare di Tancredi un soldato. Ma non uno qualsiasi: il suo amato sarebbe partito al seguito dei paladini di Carlo Magno. In pochi mesi, divenne il terrore dei mori, combattendo con Orlando, Rinaldo e gli altri paladini. La ragazza aveva visto giusto… Messer Partecipazio non stava più nella pelle. Quel guerriero d’assoluto valore sarebbe diventato suo genero! Ma le settimane passavano e di Tancredi non vi era più notizia. Poi, d’improvviso, un giorno i paladini fecero il loro ingresso a Venezia. Ma Tancredi non era tra loro. Fu lo stesso Orlando, a raccontare a Maria la sorte del suo grande amore: Tancredi era caduto nel corso di un cruentissimo combattimento: prima di morire era riuscito a staccare un bocciolo di rosa, bagnato del suo stesso sangue, e a consegnarlo al compagno d’armi perché lo portasse a Venezia, e lo consegnasse alla sua amata. Maria prese il suo rinsecchito pegno d’amore e si ritirò, impietrita dal dolore, nel silenzio delle sue stanze. La trovarono più tardi, esangue. Tra le mani un bocciolo di rosa, rosso sangue, tornato fresco come se fosse appena stato colto. Era il 25 aprile. Da allora a Venezia, nel giorno di San Marco, tutti gli uomini offrono alla loro donna il bòcolo, simbolo dell’amore che non si spegne, di un sentimento che non conosce il tempo e le età della vita.

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